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Dal fenomeno Tedua a Geolier e Shiva, fino a Fedez, Articolo 31 e Annalisa.
La corsa al tormentone estivo è aperta, seppur l’avvento negli ultimi anni della musica in streaming abbia fatto ramificare gli ascolti in ambiti sempre diversi trasformando il tormentone nel brano più girato in radio, ma non necessariamente il più ascoltato in assoluto.

Se guardiamo alla Top10 di Spotify aggiornata al 26 Giugno 2023, le prime quattro posizioni sono occupate dal prolifico Tedua (le sue canzoni occupano 8 posizioni diverse nella Top50), Drillionaire (con Sfera Ebbasta, Lazza e Blanco), AVA (con Anna e Capo Plaza) e Shiva.
Cinque o sei autori per ogni brano con un vocabolario di sole 30/40 parole comprese le preposizioni semplici e i ricercati inglesismi baby, cash e love uniti ai vari marchi di automobili di lusso rendono possibile scrivere canzoni ascoltate da milioni di persone. Se in passato molti si sarebbero indignati (me compreso), ormai personalmente mi trovo nella condizione di far loro i complimenti per il modo nel quale riescono a cogliere il gusto del giovane pubblico e a diventare imprenditori nonostante la giovane età.


Al quinto posto il professionista del tormentone, Fedez, che dopo le collaborazioni degli anni passati con Orietta Berti, Achille Lauro e Mara Sattei, torna riunendo sotto lo stesso tetto i riconciliati Articolo 31 e colei che è riuscita a “destagionalizzare” il tormentone con il brano Bellissima, Annalisa.
La stessa Annalisa occupa anche l’ottava posizione con Mon Amour.

In questa melassa musicale è giusto sottolineare la presenza dei Pinguini Tattici Nucleari con Rubami la Notte, gli unici capaci negli anni di rendersi più commerciali senza rinunciare all’originalità dei testi e in generale alla propria verve, oltre ai The Kolors, ultimamente non così brillanti.


Tuttavia per tutti coloro che come me ricercano sempre una strada alternativa, vengono in nostro soccorso alcuni artisti che quest’anno hanno scelto di fornire un taglio diverso alla loro canzone estiva.
Il primo è Tommaso Paradiso, che inaugura il proprio tour con “Amore Indiano”, scritta e cantata con i Baustelle, che anticipa la malinconia della fine dell’estate che fa da sfondo ad un addio (o forse arrivederci) di una coppia nata durante la bella stagione.
La stessa malinconia che ritroviamo nei maestri del contro-tormentone, Dimartino e Colapesce, con “Considera”, una riflessione che parte dal significato primordiale di “considerare” ovvero osservare le stelle per accorgerci dell’inutilità dell’essere umano e delle sue invenzioni come la politica e la religione.
Restiamo in Sicilia con Canzone d’Estate di Levante, brano contento nell’album “Opera Futura” pubblicato dopo la sua seconda partecipazione al Festival di Sanremo e che racconta di un amore finito alle porte dell’estate e degli strascichi che si portano i protagonisti di una relazione finita.
Tiziano Ferro segue questo filone con “Destinazione Mare”, un prodotto purtroppo piuttosto anonimo di un ottimo cantante che dopo aver scritto pagine importanti di musica italiana, sembra aver perso quella brillantezza.

In attesa di nuove uscite o di brani lanciati dalla diffusione sui social network, abbiamo già svariate canzoni che ci accompagneranno nelle serate estive e come abbiamo potuto vedere, non mancano delle alternative che soddisfano i gusti “meno commerciali”.

Antonio Montecalvo

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