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“Napul’è mille culure!”

Mai frase di Pino Daniele fu così calzante per descrivere la vivacità artistica di Napoli. Ad ogni angolo, infatti, è possibile ravvisare disegni iconici e goliardici, gli indistinguibili cuori stilizzati dell’artista “Che cuore hai”, il contribuito dell’argentino Francisco Bosoletti con l’opera Resis-tiamo, che è diventato simbolo di resilienza del Rione Sanità, ed altri ancora che ispirano moltissime pagine instagram come, una fra tante, napolistreetart e la fantasia dei turisti!

Rivoluzione artistica a Fuorigrotta: murales conto la censura e l’inquinamento

Ora Napoli, e soprattutto Fuorigrotta, è al centro di una rivoluzione artistica. Basti pensare all’ultimo murales a opera dello street artist Jorit sullo scrittore russo Dostoevskij, raffigurato presso la facciata dell’istituto tecnico Augusto Righi per denunciare la campagna di censura contro la Russia, a seguito del conflitto Ucraina-Russia. Fra le proposte di censura la decisione, poi revocata, dell’Università Bicocca di sospendere le conferenze dello scrittore Paolo Nori sul grande scrittore russo Fëdor Dostoevskij (Open ndr). Il murales è stato particolarmente apprezzato, addirittura dallo stesso presidente russo Vladimir Putin che, in una conferenza, ha annunciato: “Attraverso una cultura che unisce tutti, la verità sicuramente si farà strada”.

Murales realizzato da Jorit su Dostoevskij presso l’istituto Augusto Righi

Nel frattempo un altro artista è entrato in scena per trasmettere un messaggio ambientale anche lui nei pressi di una scuola, perché il suo obiettivo è sensibilizzare la fascia giovanile per le sfide ambientali del nostro secolo e che, grazie al movimento Friday for future, capitanato da Greta Thunberg, ha visto sempre più partecipi giovani attivisti!

Stiamo parlando di Zed1 e del suo murales che adorna la scuola media Sillio Italico ed aderisce al movimento “Unlock the change”, una campagna di comunicazione che si propone come nuovo modello di business e di sostenibilità attraverso le aziende B corp, presenti in 153 settori e 77 paesi (unlockthechange.it ndr).

Protagonista è una bambina, accerchiata da una nube grigia prodotta dai gas delle industrie, intenta ad aprire, come in un sipario, una miriade di lampadine colorate che simboleggiano ora una piantina, ora un gruppo di persone, che costituiscono le risorse con cui fronteggiare un mondo grigio non solo dall’inquinamento ma dalle idee! Questo murales non è privo di sorprese: non solo è il più grande del sud Italia, con una lunghezza di 370 mq ma contiene anche l’airlite, vernice in polvere capace di trattenere lo smog della città. Una pittura innovativa, che trasforma le pareti in un depuratore d’aria alimentato con l’energia solare e che, se trattenuta, permette di avere ambienti più freschi (NapoliDaVivere ndr).

Murales realizzato da Zed1 sulla scuola media Sillio Italico

Qual è la situazione dell’inquinamento a Fuorigrotta?

Questo murales rappresenta, quindi, un passo in più per rigenerare l’ambiente urbano di Bagnoli, soggetto da molti anni all’incuria. Solo dopo molto tempo, infatti, c’è stata la chiusura di Italsider e dello stabilimento Eternit di Fuorigrotta, che ha provocato un’incidenza di tumori. L’Italsider di Bagnoli, infatti, nata sotto il governo Giolitti per contrastare la differenza di sviluppo industriale tra Nord e Sud Italia, ha causato negli anni l’accumulo di amianto nelle acque e nel suolo e la morte di 500 abitanti e lavoratori che hanno contratto tumori a causa dell’inalazione di polveri sottili. 

Dopo la chiusura, nulla é stato bonificato per i successivi 30 anni ma ruolo fondamentale é stato assunto dall’assemblea territoriale “Bagnoli Libera” e dall‘Osservatorio popolare, attivo in opere di bonifica attraverso il reinserimento di giovani disoccupati. Un membro del progetto, Marco Bruno, ha affermato: “Pensiamo che, nell’Area Flegrea, sia possibile e necessario ricucire la ferita dell’ex-Italsider: lì, dove da 30 anni domina il vuoto, è possibile creare posti di lavoro e servizi sociali per tutta la comunità. Ogni martedì alle 18:00 a Villa Medusa raccogliamo le iscrizioni ed ad oggi contiamo una trentina di iscritti. Tocca a noi vincere questa battaglia!”

Carmen Allocca

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