Categories:

Nel 2025 per diventare insegnante in Italia devi fare una maratona a ostacoli e non è nemmeno detto che dopo tutta questa maratona tu riesca a fare questo lavoro. Il percorso è lungo e tortuoso, fatto di 5 anni universitari che vanno bene, più abilitazione (inutile), più certificazioni che  fanno punteggio nelle  graduatorie provinciali (la maggior parte inutile), senza tralasciare il folle aspetto economico. In questo articolo si prende in considerazione il percorso abilitante che deve fare un neolaureato per arrivare a questa professione, non tutte le altre categorie che meriterebbero anche loro un articolo dedicato.

IL PERCORSO ABILITANTE

Esistono diverse opzioni per l’abilitazione in base alla propria situazione: 30 CFU, 36 CFU e 60 CFU, ci occupiamo di quest’ultimo percorso. Un neolaureato, che deve seguire necessariamente i 60 CFU, è costretto a pagare 2.500 euro per potersi abilitare, e badate che questo percorso è obbligatorio per poter accedere alle graduatorie delle supplenze. Chi è ancora iscritto all’università e vorrebbe proseguire con l’abilitazione in quello stesso ateneo ha uno sconto e paga 1.500 euro, mentre chi ancora studia ma si abilita in una università diversa da quella che ha frequentato paga 2.000 euro, come se non stesse ancora pagando le tasse universitarie. Ma un neolaureato che si presume, non abbia mai lavorato dove dovrebbe prendere questi soldi? Fa una rapina in banca? O li chiede  a mamma e papà? Tutto ciò oltre ad essere dispendioso è anche umiliante. Perché chiedere ancora soldi ai propri genitori a 25 anni lo è. Oppure attinge ai suoi risparmi che erano destinati ad altro, ma pur di lavorare fai anche questo sacrificio.

ASSURDITA’

Ma passiamo al corso vero e proprio. Come si può pretendere che una persona rimanga lucida e con una capacità cerebrale attiva se gli fai seguire un corso tutti i giorni dal lunedì al venerdì dalle 15.00 alle 19.30 e il sabato dalle 9.00 alle 13.00 e dalle 15.00 alle 19.30? Considerando anche che molte persone già lavorano o stanno studiando. Questi ritmi allucinanti minimo per due mesi, per non parlare del tirocinio che dovrai svolgere a scuola, 180 ore, e non hai possibilità di farti riconoscere effettivamente le ore già svolte in un tirocinio curriculare universitario perché magicamente i CFU del tirocinio universitario non corrispondono a quelli del percorso abilitante. Tutto per avere uno stipendio da 1.500 euro al mese, oltre al danno anche la beffa. Quando verrà riconosciuto il lavoro di questi professionisti, perché tali sono, sarà sempre troppo tardi.

Alessandra Cau

Tags:

Comments are closed