Categories:

Dal 26 Aprile è disponibile Sulla riva del fiume, l’ultimo EP firmato da Willie Peyote e anticipato di un giorno, proprio il 25 Aprile, dal singolo Giorgia nel Paese che si Meraviglia.

Al di là di ogni parere musicale, Willie Peyote si conferma ancora un volta un artista fortemente ancorato alla realtà odierna, capace di muoversi agilmente tra politica, amore, società con ironia e senso critico, trovando sempre l’equilibrio tra simbolismo e uscita pungente.
Sulla riva del fiume arriva in un periodo di transizione dopo l’ottimo successo di Pornostalgia e alcuni simgoli come Frecciarossa e Picasso, oltre a svariati camei nei singoli di altri artisti.
In controtendenza rispetto ai suoi “colleghi” rapper, anche in questo lavoro continua l’influenza del funk e R&B e in generale di una base che rinuncia all’elettronica per tornare ad un sound più “vecchio stampo”.
Riduttivo parlare quindi di un semplice rapper tenendo conto delle varie possibilità espressive inserite nei suoi lavori precedenti e del livello abbastanza standard del rap negli ultimi anni in Italia.

Cosa te ne fai apre con amarezza l’EP ed è l’inno di tutti coloro i quali vivono una relazione basata sulla totale dipendenza dal partner, salvo poi passare ad un’acida riflessione sull’attualità, senza dimenticare di citare Chiara (Ferragni), Temptation Island, Zia Mara (Venier) e la Zanzara.
Giorgia nel paese che si meraviglia, pubblicata non a caso il 25 Aprile, è uno dei pochi veri affronti diretti della musica rap al governo in carica, una canzone dedicata ad una fantomatica donna che impersona tutte le “peculiarità” della destra, condita da frasi che rimandano al periodo fascista.
Buon Auspicio e Piani tornano a parlare ai nostri sentimenti e come sempre leggiamo molto di autobiografico al loro interno.
Narciso prende spunto dal famosissimo mito greco entrato nel linguaggio comune e chiude l’album e lo fa con la riflessione che personalmente colpisce più delle altre: un’autoaccusa (che automaticamente ci coinvolge tutti) e che racconta un essere umano sempre più chiuso al dialogo e focalizzato su sé stesso.

Willie Peyote sarà in tour tutta l’estate e sarà l’occasione giusta per ascoltare le tracce dal vivo e recuperare le migliori canzoni tratte dai precedenti lavori, nell’anniversario del suo primo disco solista Non è il mio genere (il genere umano).

Antonio Montecalvo

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *