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Si sa che noi italiani siamo invidiati da tutto il mondo per i paesaggi, la cultura, l’arte ma anche la cucina. Oggi vi porto proprio alla scoperta di una delle tradizioni culinarie che più ci invidiano all’estero. Stiamo parlando della regina dei piatti italiani, la salsa di pomodoro. 

Ma la salsa non è solo una semplice ricetta. È storia, tradizione, identità di un popolo. Un rito nato nel Sud della Penisola, e che ha conquistato anche il resto dell’Italia.

Nel mese di agosto, quasi alla fine dell’estate, a casa dei nonni del sud, si riunisce tutta la famiglia. Ci sono i figli che lavorano al nord e che nei mesi caldi ritornano sempre a casa, gli zii, i nipoti che si godono le vacanze prima di ritornare a scuola; e poi, ovviamente, ci sono loro, le nonne che orchestrano e dirigono tutto. Ognuno ha un compito preciso, ognuno lavora per preparare la salsa di pomodoro.

C’è chi aspetta che il sole tramonti, prima di iniziare con i preparativi; e chi, invece, incomincia con le prime luci dell’alba, quando l’aria è ancora fresca. In ogni caso, l’atmosfera che si crea è unica e magica. 

La prima cosa da fare, qualche giorno prima, è la raccolta del pomodoro direttamente dall’orto.

Si passa poi a lavarlo accuratamente e a tagliarlo, infine si mette tutto su una grossa pentola e si lascia cuocere con del sale (e per chi preferisce, anche un po’ di zucchero). Basterà aspettare giusto qualche minuto e l’intera casa sarà pervasa dall’odore agro e inconfondibile dell’oro rosso. 

Quando la salsa bolle in pentola, dopo aver fatto a turno per mescolare con una grande paletta di legno, si può aggiungere il basilico. Quindi si passa ad imbottigliare il tutto facendo attenzione a non scottarsi. In questa fase si possono utilizzare i classici barattoli in vetro, ma, in alternativa, vanno benissimo anche le bottiglie di birra, ovviamente dopo averle lavate e asciugate. 

Ed ecco pronte le conserve da poter utilizzare durante l’inverno per preparare pasta al forno, spaghetti al sugo ed altre prelibatezze. 

Alla fine il duro lavoro e la fatica vengono sempre ripagati dal gusto unico e inconfondibile del sugo fatto in casa, che nulla ha a che vedere con i prodotti industrializzati posti tra gli scaffali dei supermercati.

Valeria Fasulo

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