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Come se non bastasse ecco il “caro-affitti”. Emerge nel 2022 tra i tanti dati allarmanti un aumento considerevole del costo degli affitti in tutte le grandi città e non solo. Un fenomeno, questo, che colpisce sia i residenti che i fuorisede. Quest’anno si fa veramente dura per chiunque.

CARO-AFFITTI, AUMENTI VERTIGINOSI

I dati del sito di Immobiliare.it registrano un aumento del 7,7% dei canoni di locazione rispetto ad un anno fa. I maggiori aumenti si registrano al Nord nei grandi centri. Come se non bastasse i rialzi hanno coinvolto anche le utenze di luce e gas, con aumenti addirittura del 46% per il gas e dell’81% della luce. I dati indicano come una famiglia che prenda in considerazione di prendere un immobile (trilocale in genere) in locazione, debba spendere annualmente 10.524 euro (877 mensili) nel 2022, mentre l’anno scorso la spesa era dei 9.768 euro (814 mensili).

SOLUZIONE PROVINCIA CONTRO IL CARO-AFFITTI                        

Sempre secondo Immobiliare.it, sono in molti che stanno optando per la provincia anziché la grande città. In media i costi sono del 25% in meno. La domanda è infatti aumentata del 45%. Come esempio a Milano una singola costa tra i 620 e gli 800 euro, in provincia si scende a 472 euro. A Padova inoltre si è registrato un aumento dell’offerta in città che supera la domanda, ma tanti scelgono la provincia anche qui per un risparmio stimato intorno sempre al 25%.

L’AUMENTO DEI PREZZI PERO’ NON SCORAGGIA LA DOMANDA

Eppure questo aumento non ha scoraggiato molti, anzi si è quasi verificato l’effetto contrario. La domanda di stanze singole per gli studenti fuorisede nelle grandi città universitarie è aumentata e molti fanno fatica a trovare un alloggio. Si sceglie la condivisione soprattutto per ridurre le spese, cosa quasi obbligata visto i prezzi delle utenze domestiche alle stelle. Caso esemplificativo può essere quello della città universitaria di Bologna, dove gli studenti spesso sono costretti a vivere in case vecchie e con molti coinquilini dopo mesi e mesi di ricerche. Le testimonianze di molti giovani fanno emergere come spesso le condizioni di queste abitazioni siano molto precarie. L’Università di Bologna ha stanziato infatti 600.000 euro per contribuire al pagamento degli affitti dei suoi studenti, per coloro che hanno un ISEE tra i 24.000 e i 28.000 euro. Una misura importante, ma che sola non risolve l’emergenza in questa città. Sempre poi da Bologna arrivano anche proposte di affitto abbastanza curiose e particolari che hanno suscitato risate, ma anche polemiche: una riguarda i limiti di altezza per accedere anche solo alla visione di un appartamento (1,60 metri); l’altra un posto letto in un salotto su un divano a 350 euro mensili. Ovviamente spese incluse e solo per studenti, considerati gli unici forse ad accettare tale compromesso?

NELL’AGENDA DEL GOVERNO MISURE CONTRO IL CARO-AFFITTI

Il Governo già sotto la guida di Mario Draghi ha dichiarato di voler intervenire a sostegno delle famiglie. Si sono avuti i primi aiuti per quanto riguarda le utenze domestiche e commerciali, i prossimi saranno diretti al settore affitti. Anche a livello locale Regioni e Comuni stanno stanziando fondi e adottando misure per contrastare questa ormai vera emergenza nazionale. Non bastano per ora bonus e contributi, per gli Italiani, dalle famiglie ai lavoratori fino agli studenti fuorisede, vivere serenamente la propria casa è diventato veramente complicato.

Mario Di Donato

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