Categories:

Il 31 Marzo a Roma il ministro della cultura Gennaro Sangiuliano ha proclamato Agrigento nuova capitale italiana della cultura per l’anno 2025

La proclamazione è avvenuta di fronte ai sindaci di tutte le città candidate e Francesco Miccichè, sindaco di Agrigento, si è mostrato visivamente emozionato e orgoglioso per la vittoria.
La carica di capitale italiana della cultura ha la validità di un anno e durante il corso di questo la città si impegna a rispettare tutte le promesse elencate nel proprio dossier di candidatura e a mostrarsi al meglio.
Le sue parole: “Agrigento assume come centro del proprio dossier di candidatura la relazione fra l’individuo, il prossimo e la natura, coinvolgendo l’isola di Lampedusa e i comuni della provincia e ponendo come fulcro il tema dell’accoglienza e della mobilità.”
La città riceverà un milione di euro e con questi si impegna a mostrare i propri caratteri di originalità e a svilupparsi al meglio.


A gareggiare sono in totale 15 città e durante il mese di Gennaio, i nomi dei 10 finalisti sono stati resi noti al pubblico. Agrigento ha avuto la meglio su Aosta, Assisi (Perugia), Asti, Bagnoregio (Viterbo), Monte Sant’Angelo (Foggia), Orvieto (Terni), Pescina (L’Aquila), Roccasecca (Frosinone) e Spoleto (Perugia).

Nonostante svariate polemiche iniziali che affermavano che Agrigento non meritava assolutamente questa vittoria, la città è riuscita comunque a trionfare sulle altre.

Si discuteva infatti sul fatto che a livello di infrastrutture, disservizi vari e casi di inciviltà, realizzati dai residenti e non, la città non fosse adatta a detenere questo titolo. Si è però poi sottolineato come da un punto di vista archeologico e culturale, Agrigento ha davvero pochi rivali, dunque come per ogni cosa ci sono dei pro e dei contro.
Anche Vittorio Sgarbi non credeva affatto nella sua vittoria, sottolineando più volte come al 80% sarebbe stata l’Umbria ad ottenere il primato. Questo perché la regione non ha mai avuto nessuna città propria dichiarata capitale, al contrario invece della Sicilia dove in passato aveva già trionfato Palermo.


La prima città ad aggiudicarsi il riconoscimento fu Mantova nel 2016, poi Pistoia (2017), Palermo (2018) e Parma nel 2020, prorogato anche nel 2021 a causa della pandemia. Lo scorso anno Procida, nel 2023 Bergamo e Brescia. Nel 2024 sarà Pesaro mentre il 2025 è l’anno di Agrigento.

Il direttore della giuria Davide Maria Desario ha sottolineato come queste piccole città che non sempre sono al centro dei riflettori sono proprio le più autentiche ed indicate a vincere il titolo. Inoltre, ha aggiunto: “anche per le città che non saranno Capitale italiana della cultura 2025 troveremo il modo affinché i valori, le identità, le ricchezze che hanno espresso nei loro progetti, possano trovare un qualche momento di realizzazione”.
Questo dimostra come ci sia davvero tanta attenzione e desiderio di valorizzare il nostro bel paese e tutte le città che ne fanno parte.

Paola La Vina

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *