Categories:

Tra le prime proposte al vaglio del nuovo Governo Meloni c’è una modifica del “tetto del contante”, proveniente dalla Lega. Si tratta di uno dei cavalli di battaglia della Destra ormai da anni. Si punta ai pagamenti in contanti fino a 10000 euro con l’opposizione fortemente contraria. Dal Governo si cerca un punto d’incontro con la soglia fissata a 5000 euro.

COSA PREVEDE LA LEGGE SUL PAGAMENTO CONTANTE

Attualmente il pagamento in contanti è possibile fino ad un massimo di 2000 euro. Negli ultimi vent’anni ci sono state addirittura nove volte in cui la norma è stata modificata. Basti pensare che le ultime linee guida dei Governi Conte e Draghi prevedevano dal 1 Gennaio 2023 l’abbassamento della soglia a 1000 euro. Adesso la direzione che si sta seguendo è l’opposta.

I PERICOLI DEL CONTANTE

Le forze di opposizione vedono questa proposta come molto pericolosa: infatti si favorirebbero riciclaggio ed evasione andando ad eludere tutti i controlli e i tracciamenti dei pagamenti effettuati, cosa possibile invece con i pagamenti elettronici.

La Destra ribatte che questo pericolo non c’è e che la misura è necessaria perché così aumenterebbero i consumi.

COSA DICONO I DATI E GLI STUDI SUL PAGAMENTO IN CONTANTI

La Banca d’Italia ha pubblicato uno studio nel 2021 su quanto il pagamento in contanti alimenti la cosiddetta “economia sommersa”. Emerge che l’aumento dell’1% delle transazioni fatte in questo modo farebbe aumentare tra lo 0,8% e l’1,8% il flusso economico che sfuggirebbe a controlli e tassazione, andando a incoraggiare l’evasione.

Mentre per il Centro studi di Unimpresa, non ci sarebbe una correlazione tra più contanti e più evasione, anzi. Nel 2010 con il pagamento massimo in contanti di 5000 euro si è raggiunta un’evasione stimata in circa 83 miliardi, mentre con la soglia ribassata a 2000 euro nel 2011 l’evasione aveva raggiunto i 104,8 miliardi con un rialzo del 26%. Stessa storia nel 2012 con la soglia più bassa ancora fino a 1000 euro: evasione di 107,5 miliardi. L’aumento si è registrato gradualmente fino al 2019, anno in cui si è giunti ad una diminuzione fino a 99,2 miliardi di euro. Da questo studio dunque non emerge correlazione tra i due fenomeni descritti. Favorevoli all’innalzamento della soglia sono anche Confartigianato e Confcommercio.

PAGAMENTO IN CONTANTI IN EUROPA

In Europa non c’è uniformità tra i vari Stati. Manca una legislazione comune in materia. Evasione e riciclaggio non mancano anche negli altri Paesi, come ad esempio in Germania: la maggiore economia d’Europa infatti sarebbe anche quella più colpita dal riciclaggio. I casi di questo fenomeno secondo l’Agenzia federale “BaFin” vedono una crescita del 50% l’anno. Tornando alle varie soglie in giro per l’Europa, in Austria, Germania, Lussemburgo, Olanda, Ungheria, Irlanda, Estonia, Finlandia e Cipro non ci sono limiti all’utilizzo del contante. In Spagna, Francia e Svezia la soglia è di 1000 euro. 2000 euro in Romania, 2.700 in Danimarca, 3.300 in Polonia. In Belgio e Portogallo e Lituania si arriva a 3000 euro. 5000 euro per Bulgaria, Slovacchia e Slovenia, 7.200 euro in Lettonia. 10000 euro la soglia in Repubblica Ceca e a Malta. In Croazia si arriva a 15000 euro con il valore più alto.

EVASIONE NON SOLO COLPA DEI CONTANTI

C’è da dire che il fenomeno dell’evasione fiscale non dipende soltanto dal mancato utilizzo di circuito di pagamenti elettronici a fronte del cash, ma anche da problematiche fortemente diffuse nel nostro Paese. Si pensi ad esempio a disoccupazione, capolarato, abusivismo, lavoro nero, fatture per operazioni inesistenti, affitti in nero, mancata emissione dello scontrino. Tutti fenomeni che secondo i dati statistici si riscontrano maggiormente al Sud, con Calabria, Campania e Sicilia in testa alla classifica.

Stupisce come questa sia stata la primissima proposta fatta al nuovo Governo, con tutte le difficoltà economiche che stiamo vivendo dopo Covid, guerra e caroenergia. Il vero problema oggi però non è poter spendere fino a 10000 euro in contanti per i molti cittadini, ma quello di poter avere denaro a sufficienza per pagare le bollette o fare la spesa, per arrivare a fine mese. Che sia in pagamenti elettronici o in contanti francamente poco importa. Oggi e in maniera urgente, famiglie e imprese hanno bisogno di tutt’altro.

Mario Di Donato

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *