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Amadeus si ritrova, per il quarto mandato di fila, al timone della gara canora più attesa da tutti gli italiani: il festival di Sanremo 2023. Il conduttore, nonché direttore artistico, fin dalla prima serata ha annunciato le novità sul meccanismo di voto. Le prime due serate esprimerà il suo giudizio sulle canzoni solo la sala stampa, nelle serate successive ci sarà un voto finale dato anche dal parere demoscopico e dal televoto. Al termine di ogni serata verrà letta la classifica, prestando attenzione non più solo ai primi tre in classifica ma ai primi cinque.

Dopo la seconda serata è però già possibile tirare le somme del livello dei cantanti e delle canzoni in gara, del taglio musicale definito dalle scelte di Amadeus e dell’effettiva resa sul palco delle canzoni stesse.

Come si preannunciava dalla scelta del co-conduttore Morandi e degli ospiti musicali delle varie serate, il Festival nella sua totalità torna ad essere (dopo due edizioni che lasciavano intravedere qualcosa di più “fresco”) un raduno di figure che indubbiamente hanno fornito un contributo alla storia della musica italiana come il grande Massimo Ranieri, ma che si presentano, come ad ogni ospitata anche in altri contesti, con le solite due o tre canzoni nazional-popolari e non forniscono nulla di nuovo o perlomeno alternativo al programma.

Esordienti e “grandi ritorni”

Il numero di artisti in gara e la percentuali di “esordienti” fa inizialmente ben sperare in uno show ben bilanciato tra artisti dalla carriera già avviata che portano esperienza, capacità di gestione del palco, testi e musiche costruiti per arrivare in fondo alla gara, una percentuale di grandi ritorni che forniscono l’effetto nostalgia (e ahimè solo quello) come i Modà, Paola e Chiara o gli Articolo31 e giovani promesse o cantanti di minor rilievo nazionale che dovrebbero portare la ventata di freschezza e una valida alternativa per tentare di far conoscere la propria essenza ad un pubblico più vasto, ma che – ahimè- così non è stato del tutto.

Partendo dal fondo classifica: Sethu, Shari, Will, LDA, Olly, gIANMARIA, sono un agglomerato di giovani artisti con poca identità, che seguono il flow della nuova scena italiana (scelta rispettabilissima ai fini commerciali), ma che non integrano per varie ragioni nulla di nuovo e soprattutto personale.

Ma passiamo ora alla discussa TOP FIVE

Marco Mengoni primo su tutti!

Quasi in maniera scontata, il brano di Marco Mengoni ha conquistato la sala stampa e la maggior parte dei telespettatori. La voce italiana più bella (nonché preparata) della musica italiana porta in gara Due Vite, canzone e performance sanremese per eccellenza, prodotto creato per vincere senza rinunciare al proprio stile. Sarà forse perche si presenta sul palco in maniera gentile, senza fare rumore e, elegantemente, ci fa catapultare in un altro mondo.

Il mondo in cui si intrecciano “due vite” che lottano fra loro, che combattono con le avversità della quotidianità pur di restare insieme. Il finale non è così scontato. Mengoni parla di una storia d’amore, di un rapporto conflittuale con sé stessi in cui ci invita a non arrenderci.

Al di là della follia che balla in tutte le cose
Due vite guarda che disordine
Se questa è l’ultima
Canzone e poi la luna esploderà
Sarò lì a dirti che sbagli ti sbagli e lo sai
Qui non arriva la musica.

Nel climax testuale e vocale della prima esibizione forse però si lascia prendere dall’emozione e forza un po’ l’interpretazione, ma visto anche il livello generale, rimane indubbiamente un cantante di una categoria differente dagli altri.

Colapesce e Dimartino, finalmente a Sanremo 2023!

A Sanremo 2023, finalmente, torna la formidabile coppia, che mescola la propria individualità (la vocalità incisiva di Dimartino e la visione sempre all’avanguardia di Colapesce) per formare un duo di cantautori e autori ormai collaudato.
Ma si può essere tra i più originali pur omaggiando intelligentemente la tradizione e continuare a trasformarsi?
Ancora una volta si presentano con un messaggio non banale e molto attuale. Il duo ha il coraggio di denunciare uno dei grandi problemi della società attuale: creare delle aspettative su sé stessi e sugli altri, questo porta ad un’alienazione dalla realtà. La realtà è vista come un medium per lavorare, produrre e guadagnare. In questo mondo non c’è spazio per il mare, per l’amore e per la vita. Il tutto è confinato all’interno di grigie metro.

Preferisco il rumore delle metro affollate
A quello del mare
Ma che mare ma che mare
Meglio soli su una nave
Per non sentire il peso delle aspettative
Travolti dall’ immensità del blu
Splash

Piccolo neo: una gestione del palco a volte un po’ confusa, figlia di una minore attitudine alle telecamere.

Madame non sbaglia un colpo

A Sanremo 2023, Madame porta un testo considerato dai più come il più bello. E non si sbagliano.

La canzone è arrivata a Sanremo con il titolo “Puttana”, poi modificato ne Il Bene nel Male, che porta una ventata di freschezza e soprattutto di personalità che si spera diventino modello per tutti gli altri.

Nonostante la giovane età della cantante, la canzone presenta i tratti dei suoi valori e della sua penna. Un’artista che non ha paura di osare con un testo dialogico di difficile resa tecnica, la tecnologia e la tanto criticata effettistica della voce utilizzata sapientemente.

Tu mi hai saputo solamente dire
“Amore, amore, amore tu sei
Sei l’errore più cattivo
Che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei lo sbaglio più fatale che ho commesso nella vita
Amore, tu sei,
Sei la prova che gli errori sono fatti per rifarli
Ancora tu sei,
La puttana che ha ridato un senso ai giorni miei”

L’amore fra una prostituta ed un uomo si erge tra il bene ed il male. Coppia ossimorica per eccellenza in cui viaggiano i sentimenti dei due innamorati. Madame colpisce ancora con una musicalità pazzesca e una storia ormai normalizzata.

Tananai, che bel Tango a Sanremo 2023

A Sanremo 2023 torna Tananai, colui che risorge dalle ceneri. Ci eravamo lasciati con Sesso Occasionale, vittima non tanto del testo, quanto di un’interpretazione tecnica disastrosa che gli valse l’ultimo posto al Festival ‘22.

In un anno, però, ne ha fatta di strada e questo brano ne è la dimostrazione. Parlare di un amore finito da tempo e che ancora tormenta, non è facile perché si può rischiare di cadere nella banalità.

Tu, fammi tornare alla notte che ti ho conosciuta
Così non ti offro da bere e non ti ho conosciuta
Ma ora addio, va bene amore mio
Non sei di nessun altro
E di nessuna io
Lo so quanto ti manco
Ma chissà perché Dio
Ci pesta come un tango

L’analogia è perfetta: Dio (forse Eros?) ci pesta come un tango. E’ un amore passionale ma irrealizzabile. Tananai lo sa raccontare magnificamente e lo fa con eleganza nel testo e nella musica con una rinnovata e inaspettata proprietà vocale, non ancora eccelsa, ma che sicuramente si presta a renderlo l’outsider di questa edizione.

La magnetica Elodie sul palco di Sanremo 2023

Elodie torna a Sanremo e lo fa con un brano che da subito resta impresso nella mente. “Due” parla di un amore appena iniziato ma già finito, un amore doloroso in cui si ripercorrerebbero tutte le strade perché anche soffrire significa amare. Infatti:

Per me le cose sono due
Lacrime mie o lacrime tue

In un Sanremo dal livello così medio, una canzone d’amore dal testo semplice e pulito, ben cantata e che segue la falsa riga degli ultimi singoli dal sound molto internazionale di Elodie, la quale viene da un anno ricco di live e successi non solo come cantante, riesce ad ottenere facilmente la quinta posizione.
Nel suo caso probabilmente sarà determinante l’apporto del grande pubblico per mantenere le zone alte della classifica.

Antonio Montecalvo

Isabella Cassetti

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