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Intervistare qualcuno è sempre un ‘esperienza unica. È un po’ come andare a teatro o guardare un film; ti immedesimi talmente tanto nella persona che hai davanti ai tuoi occhi, nella storia che racconta, che quasi non vorresti più uscire da quel mondo che stai scoprendo.
A me è successo nel caso specifico con Luisa Rizzo, ragazza salentina, campionessa di drone racing e neo Alfiere della Repubblica Italiana.
Leggendo questa chiacchierata che ho fatto con lei, provate ad immergervi anche voi nella sua storia. Credetemi, il prezzo del biglietto valerà il viaggio!

1. Come ci si sente da “alfiere della Repubblica “?

La nomina di “Alfiere della Repubblica” è per me una grande soddisfazione, ma anche uno stimolo a fare ancora meglio. Non mi aspettavo di ricevere questo titolo, essere d’esempio per gli altri mi rende molto felice e ne sono onorata.

2. Sappiamo che ti piace molto Levante. Per quale motivo? Ti rispecchi in versi delle sue canzoni?

Mi piace molto Levante perché la sua musica ha sempre saputo trasmettermi tante emozioni diverse, ascoltando le sue canzoni mi sono sempre sentita capita. Mi rispecchio in molti dei suoi versi, attraverso la sua musica mi rendo conto che abbiamo un modo di vedere e affrontare la vita molto simile, per questo la sento ancora più vicina a me.


3. Piloti droni e nel periodo del lockdown hai creato un itinerario virtuale per far conoscere le bellezze della tua terra. Peraltro hai ottenuto anche riconoscimenti nazionali come pilota professionista. Cosa provi nel maneggiare questo strumento?

Pilotare un drone per me vuol dire sentirmi libera. I droni mi permettono di raggiungere posti impossibili da vedere per me, mi fanno fare movimenti che normalmente il mio corpo non mi permette di fare. Per questo definisco il drone un’estensione del mio corpo, perché quando volo diventiamo un tutt’uno. Vedendo in prima persona per me è come essere sul drone, quindi divento il drone. Non c’è niente che non possa fare, qualsiasi limite viene abbattuto.


4. Prendo in prestito il motto di Leonardo da Vinci che so essere significativo per te: ” chi ha provato il volo camminerà guardando il cielo, perché là è stato e là vuole tornare “. È questo il filo conduttore della tua vita?

Aveva ragione Leonardo da Vinci. Una volta che provi la sensazione del volo, non te ne vuoi più separare. Lo stesso vale per me: la prima volta che ho “volato” mi sono sentita libera, era la migliore sensazione mai provata, ed è indescrivibile. Solo chi l’ha provata la può capire. Da quella volta non è passato un solo giorno che non pensassi a volare con i miei droni, non potrei farne a meno.


5. Cosa senti di consigliare a tutte le
” voci ” del Sud che credono in un sogno?

A tutte le persone che hanno un sogno dico di crederci sempre e fino in fondo, di non arrendersi mai anche se sembra impossibile. Se vi sentite soli, credeteci ancora, perché se voi ci credete, allora lo faranno anche gli altri. Per realizzare un sogno bisogna volerlo, in questo modo niente è impossibile.

Luisa Rizzo

Felice Marcantonio

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