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Tra i temi focali del nuovo millennio occupa un posto di primo piano al tavolo del dibattito la parità di genere. Il termine, come è noto, designa la condizione egualitaria di donne e uomini in materia di diritti, trattamento, opportunità, responsabilità e risultati economico-sociali. In questo contesto, nel nostro Paese ancora troppe sono le differenze tra le retribuzioni percepite dalle lavoratrici rispetto ai lavoratori, così come ancora poche sono coloro che occupano il vertice delle più svariate attività. Qualcosa, però, lentamente ma allo stesso tempo significativamente, sta cambiando.

Parità di genere in Italia: la situazione

Una prima riflessione che si può addurre ad esempio di un’inversione di rotta ci rimanda alla realtà politica italiana. Per la prima volta nella storia repubblicana, Presidente del Consiglio è una lei (Giorgia Meloni). Inoltre, da qualche settimana la premier è chiamata a confrontarsi con un’altra donna (Elly Schlein) divenuta segretaria del principale partito d’opposizione.

Un dato di fatto nettamente in controtendenza col passato. Magari è un caso o forse no. Se è vero, infatti, che la politica rispecchia gli usi e costumi di un popolo (almeno in teoria), mai prima d’ora si era neanche vagamente pensato di porre una figura femminile a capo di una fazione, figuriamoci dell’intero Stato. Il caso Nilde Iotti, prima donna presidente della Camera, è rimasta a lungo un’eccezione fino all’elezione di Maria Elisabetta Alberti Casellati come presidente del Senato.

La politica è solo una piccola parte della società, si dirà, che non incide nel concreto sul processo paritario. Legittimo pensare ciò. Pertanto, proviamo a rivolgere lo sguardo alla realtà che ognuno di noi vive ogni giorno.

Prendendo in esame l’analisi del Global Gender Gap Report del 2022, l’Italia ha guadagnato due punti percentuali nella classifica mondiale che indica il divario esistente tra donne e uomini nel mondo del lavoro.

Di recente attuazione è inoltre la legge Gribaudo, la quale prevede la compilazione da parte delle aziende di un rapporto dettagliato sulle condizioni lavorative dei dipendenti, sottolineando ovviamente anche la situazione stipendiale dei singoli. Seguendo la stella polare della trasparenza si potrà dunque lavorare per limare le differenze di genere, riconoscendo alle donne gli stessi diritti dei colleghi.

A chi vede distante un felice lunedì, portate ad esempio non opinioni formulate da sognatori di professione ma i fatti (che sono e saranno sempre oggettivi) esposti in quest’articolo. Magari anche gli scettici “per partito preso” ammetteranno che la luce, prima solo immaginata, ora lascia intravedere qualche barlume.

Felice lunedì

Felice Marcantonio

One response

  1. Un fievole barlume appare all’orizzonte, qualcosa è cambiato, qualcosa cambierà, e sembra oggettivo. Non sarà il nostro un paese a distinguersi nel prossimo futuro per la parità di genere, le politiche attuate dal governo in carica non lasciano troppo spazio alle speranze. Ed anche questo sembra oggettivo, così raccontano i fatti.
    F.to – Un sognatore di ” fatti”.

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