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Il gasdotto Nord Stream ha registrato danni senza precedenti. Secondo l’opinione degli esperti non ci sono dubbi: “Dovrebbe trattarsi di un’opera di sabotaggio”.

Nord Stream 1 e 2 cosa sono?

Il Nord Stream è un gasdotto sottomarino di 1224 Km, composto da due condotti paralleli, che attraverso il Mar Baltico trasporta gas proveniente dalla Russia in Europa Occidentale passando per la Germania. E’ in grado di trasportare circa 55 miliardi di metri cubi di gas all’anno, tale da soddisfare la domanda annua di più di 26 milioni di famiglie.

Il Nord Stream 1 è stato chiuso ad agosto 2022, dopo mesi in cui aveva funzionato a capacità ridotta. Ufficialmente la chiusura è stata motivata dalla necessità di fare lavori di manutenzione, ma secondo Berlino si tratta di una risposta alle sanzioni UE per la guerra in Ucraina.
Il Nord Stream 2, invece, non è mai entrato in funzione.

Cosa è successo al Nord Stream?

Lunedì 26 settembre l’ente che amministra il gasdotto Russia-Germania ha riferito un calo di pressione su due delle sue linee. I sismologi danesi hanno poi dichiarato di aver registrato due forti esplosioni in mare, nei pressi dell’isola di Bornholm. La prima esplosione di magnitudo 1.9 e la seconda di 2.3.

Ad oggi, 29 settembre, sono tre le esplosioni registrare con una quarta falla.

Disastro Nord Stream

Dalla foto è ben visibile l’enorme buco nell’acqua, largo all’incirca 700 metri, che secondo gli scienziati potrebbe nascondere un grave disastro climatico. Vi è il timore, infatti, che si siano disperse molte quantità di metano nell’atmosfera.
La Danimarca ha inviato una nave specializzata nel controllo e nella protezione dell’ambiente marino al largo delle coste dell’isola.

Ma cosa è successo esattamente? Si indaga sull’accaduto, ma secondo il parere degli esperti si tratta senza alcun dubbio di un sabotaggio. Sebbene sia il Nord Stream 1 che 2 non fossero in azioni, entrambi contenevano gas naturale pressurizzato.

Russia e Stati Uniti sono concordi nel riconoscere l’atto di sabotaggio ma accusandosi a vicenda.

Anche L’Ucraina non ha perso tempo a puntare il dito contro la Russia, accusandola di atto terroristico nei confronti dell’UE, ma il portavoce della Commissione europea Tim McPhie ha commentato che è prematuro speculare sulle cause.
Mosca, invece, ha subito negato qualsiasi responsabilità.

In effetti, chiunque potrebbe aver sabotato i gasdotti. La Russia o qualche suo alleato per far salire i prezzi, ma anche Ucraina e USA. Inoltre, occorre ricordare anche che a Febbraio il presidente degli Stati Uniti Joe Biden aveva dichiarato che avrebbe “messo fine al Nord Stream 2” se Mosca fosse intervenuta militarmente in Ucraina.

Ma qual è la situazione in Italia ora?

L’UE da mesi sta lavorando per sostituire le forniture di gas russe, infatti ad oggi copre soltanto il 14% del fabbisogno, contro il 45% necessario prima della guerra in ucraina.

L’Italia, inoltre, pare non essere coinvolta direttamente nello stop al N.S, avendo ancora scorte a sufficienza.

Il futuro del Nord Stream

La situazione è senz’altro preoccupante. Quello che anche ci si chiede a questo punto è quale sarà il futuro del Nord Stream.
Secondo i servizi di sicurezza tedeschi i tubi dei gasdotti 1 e 2 potrebbero essere inutilizzabili. Nel caso in cui i tubi non venissero sistemati nel minor tempo possibile, infatti, il rischio è che l’acqua salata possa corroderli.

Carmela Fusco

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