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Il rientro per le vacanze di Natale dei fuorisede dovrebbe essere un bel momento per tutti, sia per coloro che attendono a casa e sia per coloro che tornano. Ogni anno però in Italia si verificano sempre gli stessi scenari: le persone che dal Nord devono ritornare al Sud si ritrovano a dover pagare cifre esorbitanti per treni, aerei o traghetti. Questa situazione è causata dalla speculazione che le compagnie di trasporti attuano, specialmente in questo periodo dell’anno.

Le compagnie aeree low-cost, come Ryanair o Easy-Jet, si basano sulla legge della domanda e dell’offerta. Ci sono però compagnie nazionali come Trenitalia e Ita in cui sarebbe possibile calmierare i prezzi, ma è evidente che il dio denaro prevale sull’etica.

CIFRE ESORBITANTI A NATALE

Piccola premessa: i prezzi dei vari viaggi sono stati controllati il 21/12/2022 e sono tutti riferiti alla data del 23 dicembre, con una fascia oraria pomeridiana. La scelta di questa fascia oraria è motivata dal fatto che non tutti studiano o lavorano in una grande città come Milano o Bologna, di conseguenza bisogna dare il tempo a queste persone di raggiungere la stazione o l’aeroporto più vicino.

Analizziamo i prezzi: un volo Milano Linate-Palermo il 23 dicembre costa 553,32 €, partendo alle 17.00 con Ita, compagnia di bandiera. Questo volo prevede uno scalo a Roma, il prezzo comprende un bagaglio da stiva, uno a mano e una borsa.

Un volo Milano Bergamo-Palermo il 23 dicembre costa 286,87 €, con Ryanair solamente con una borsa. Se volessimo aggiungere un bagaglio a mano il prezzo risulterebbe maggiorato di circa 20 € su ogni volo.

In data 21 dicembre, se si volesse raggiungere la Sicilia in treno dalla Lombardia non lo si potrebbe fare poiché i posti sono esauriti sulla maggior parte dei treni. Questo dato la dice lunga sull’esodo dei meridionali e sul fatto che a volte preferiscono un viaggio di 20 ore piuttosto che pagare cifre assurde in aereo o peggio, di trascorrere le vacanze da soli.

ALTRA META ALTRA CORSA

Prendiamo in esame altre mete: Bologna-Bari.  

In aereo questa destinazione è raggiungibile con un comodo scalo a Roma alla modica cifra di 531,10 € con Ita. Con Ryanair invece i posti per il volo del 23 dicembre sono esauriti. In treno invece Trenitalia propone un Frecciarossa che impiega 5 ore e 45 minuti alla cifra di 98 €. Attenzione è rimasto un unico treno disponibile che parte alle 16.45 per questa data, gli altri sono tutti esauriti.

Potremmo andare avanti all’infinito, analizzare altre mete e collegamenti ma la conclusione rimarrebbe sempre la stessa: tornare a casa per i meridionali rimane un costo considerevole. A volte non ci si può permettere addirittura di affrontare questa spesa. Si ricorda che i prezzi presi in esame comprendono solo l’andata e non anche il ritorno. Un viaggio completo potrebbe arrivare a costare più di 700 €. Si osserva anche che i prezzi più alti spesso vengono proposti dalle stesse compagnie nazionali in cui lo Stato potrebbe intervenire.  

IL CASO PIU’ ECLATANTE: LA SARDEGNA

Una regione che spesso viene ignorata quando si parla di questa tematica è la Sardegna che è anche quella più svantaggiata in partenza perché non collegata via terra. Ci sono due ovvie possibilità: l’aereo o la nave.

La nave è un’opzione molto scomoda, talmente scomoda da non essere neanche un’opzione nella maggior parte dei casi. Gli unici porti sardi collegati col Nord Italia nella stagione invernale sono quello di Olbia e Porto Torres con Livorno e Genova. È ovvio che un viaggio in nave spesso comporta anche il costo di un treno che ti colleghi col porto più vicino. Ai sardi, quindi, resta solo un’opzione: l’aereo.

Un volo Milano Malpensa – Cagliari con Ryanair partendo nel pomeriggio del 23 dicembre costa 296,44 €.

Stessa tratta con la continuità territoriale, quest’anno operata da Ita e Volotea, da Linate costa 79,70 €. La continuità territoriale comporta prezzi più bassi per i residenti, ma dei voli andata e ritorno che in totale costano 148 €, sono realmente vantaggiosi? Tornare a casa o spostarsi per i sardi è difficile e dispendioso, non tutti si possono permettere di affrontare queste spese, anche con prezzi “calmierati”.

IL PARADOSSO DELLE LOW COST A NATALE

Le low cost possono rappresentare una salvezza o una condanna. Vige il libero mercato dunque è giusto che ognuno scelga i prezzi anche facendo testa o croce. Proprio in virtù di questa logica è possibile trovare offerte vantaggiose se si prenota il volo con largo anticipo. Viceversa, se si tenta di prenotare un volo a ridosso della data di partenza i prezzi schizzano alle stelle.

È un paradosso però che il più delle volte una low cost sia più vantaggiosa di una compagnia nazionale. Tornare a casa non è un lusso ma un diritto di tutti. Le logiche di mercato dovrebbero essere messe da parte in queste circostanze, soprattutto quando si parla di compagnie statali. Le vacanze di Natale presuppongono un massiccio spostamento di persone, se si punta sulla quantità si guadagna tanto comunque. Lo dimostrano i dati appena analizzati e la quantità di treni e aerei con posti esauriti. Non ci si stupirebbe se alcuni decidessero di non tornare a casa principalmente per una motivazione economica. I dati dimostrano che, se si è disposti a pagare, si spende anche tanto per tornare a casa. Questo periodo dell’anno rappresenta una miniera d’oro per low-cost e compagnie nazionali che speculano su famiglie i cui membri sono lontani per motivi di studio o lavoro. Il governo potrebbe calmierare i prezzi e agevolare il ritorno a casa dei fuorisede.

Alessandra Cau

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