Quante volte ci è stato detto di non comportarci in un certo modo per non dare una brutta impressione di noi.
Quante volte ci è stato detto com’è giusto che una donna si vesta, si trucchi, si muova.
L’etica vuole che la donna “ideale” sia colei in grado di cucinare, lavare, accudire bambini e marito.
Ancora l’etica vuole che la donna “ideale” abbia fianchi piccoli, sia magra, slanciata, con lineamenti perfetti. Insomma, così una donna è considerata “bella.”
Probabilmente, se avessimo affrontato questo discorso in un’epoca passata, ci avrebbero detto che la donna ideale dovesse essere morbida, con sopracciglia folte, labbra sottili e naso imperfetto. Difatti non dico nulla di nuovo, no?
Ogni epoca ha sfoggiato un ideale così diverso di bellezza femminile che mi sembra assurdo dare una definizione di “normalità”.
Ebbene, per tutte le volte che ci siamo sentite non adatte per un uomo, un lavoro, per la società, sappiate che è stato terribilmente sbagliato.
In un mondo in cui è sempre più facile omologarsi, siate l’eccezione. Siate belle e perfettamente diverse.
Sei donna se lavori, ma anche se non lo fai.
Sei donna se decidi di avere figli, come se decidi di non averli.
Sei donna con una bella pelle e un bel corpo, sei donna con le tue imperfezioni.
Nessuno ha il diritto di dirci come dobbiamo essere, nemmeno il “modello” che la società ci impone di seguire.
Mi ritrovo spesso a contatto con ragazze giovanissime, quanta insicurezza già vedo nei loro occhi!
Impariamo piuttosto a curare la bellezza dei sentimenti, impariamo l’educazione e il rispetto, diamoci un valore, viviamo la vita seguendo i NOSTRI valori, qualsiasi essi siano purché in linea con ciò che pensiamo, e non con ciò che ci viene chiesto o imposto.
Impariamo l’empatia, la verità, l’amore. E così tutto ciò che è superfluo sapere, come i tuoi difetti fisici, il lavoro che fai, il tuo conto in banca o la famiglia da cui provieni, non sarà più l’identikit da fare a una persona prima di decidere se farla entrare nella propria vita.
Soltanto noi possiamo contribuire alla libertà di espressione, in tutte le sue forme e diversità. Ogni donna è il risultato del suo passato, delle sue esperienze ed è esattamente unica per questo.
Per alcune donne è sicuramente più semplice piacersi, accettarsi. Probabilmente perché la natura le ha donato un bellissimo aspetto fisico più semplice da accettare rispetto a chi si ritrova a combattere con più imperfezioni. Accettiamoci tutte e verremo accettate dal mondo.
Il cambiamento è nella nostra testa, e ben venga il prototipo di donna imposto da questa generazione.
Non siamo però obbligate a guardarlo tutti i giorni.
Non siamo obbligate a imitarlo.
Non siamo obbligate a non sentirci abbastanza donne solo perché diverse.
Viviamo in base alle nostre aspirazioni,senza voler calpestare gli altri.
Tu, donna, l’unico modello che devi seguire è quello che hai creato tu, è la vita che vuoi tu e nessuno ti impedirà di essere la versione migliore di te stessa. E chissà, magari una volta che avrai imparato a liberarti di tanti inutili preconcetti e illusioni, ti accetterai così come sei, imparerai ad amare i tuoi difetti, quelli che ti rendono speciale, e finalmente sarai così fiera di ciò che sei diventata.
Giusy Pannone
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