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L’AI e il suo ruolo manipolatore sono cruciali nell’era della disinformazione. Da quando i social hanno assunto la funzione divulgativa, distinguere un’affermazione vera da una falsa è cosa difficile. Ricostruire la storia, la nascita e le cause delle fake news significherebbe immergerci in un problema sociologico che deve essere affrontato con ii giusti mezzi e con le giuste conoscenze.

In qualità di lettori, critici o meno, il nostro compito è quello di discriminare ciò che è vero da ciò che potrebbe sembrarlo. Tutti siamo rimasti stupiti dalla foto di Papa Francesco con il giubbino da trapper. A quanti è venuto il dubbio sulla veridicità della foto? Chi ha cercato di risalire alla fonte? Sappiamo che, in seguito alla divulgazione di questa foto, Twetter ha provveduto a bloccare l’utente in questione.

Cosa è l’AI ?

Qui entrano in gioco quegli strumenti dotati di intelligenze artificiali, cioè strumenti capaci di mostrare le stesse facoltà della mente umana, dall’apprendimento alla creatività. In giro nel web, quindi, vi sono notizie create ad hoc dall’intelligenze artificiali. Notizie che sembrano verosimili. Qua sta il tranello.

L’intelligenza artificiale fa ciò che l’uomo non riesce a fare. Ma è l’uomo che le da il comando, è l’uomo che gestisce e le impone di produrre un qualcosa. Uno di questi strumenti è ChatGpt. Per dialogare con questo strumento è facile: si apre una chat in cui l’utente può richiedere qualsiasi cosa, dall’inventare una ricetta a creare un articolo verosimile.

L’Italia contro l’AI e il suo ruolo manipolatore

L’Italia, in tal senso, ha agito affinché la situazione resti sotto controllo. Il garante della privacy ha infatti deciso di disabilitare ChatGpt in Italia, ma non Midjourney. Tuttavia la rete internet è una sola, di conseguenza questo è stato un passo inutile: un utente qualsiasi in America crea una qualsivoglia notizia che arriverà nel giro di qualche ora anche in Italia.

La considerazione finale è che l’uomo è la trappola di sé stesso, trasforma sé stesso nel suo peggior nemico.

Isabella Cassetti

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