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La Francia è in subbuglio: la rivoluzione pensionistica francese ha agitato tutto il Paese. Diverse sono le manifestazioni, gli scioperi della pubblica amministrazione e non solo, i disordini cittadini, le invettive contro Macron. I francesi si ribellano al nuovo sistema pensionistico appena approvato in Parlamento e che entrerà in vigore entro la fine di quest’anno.

In cosa consiste? Quali sono i cambiamenti?

Il primo cambiamento interessante, causa delle innumerevoli proteste è l’estensione dell’età pensionabile da 62 a 64 anni. L’età aumenterà ogni tre mesi, arrivando a 64 anni nel 2030. Inoltre, il periodo di contribuzione sarà aumentato a 43 anni nel 2027, interessando solo coloro che sono nati nel 1965. Quindi, coloro che non avranno raggiunto i 43 anni contributivi dovranno lavorare fino a 67 anni. Il Parlamento, però, ha votato per un’eccezione: potranno essere riscattati gli anni di apprendistato.

In realtà la “rivoluzione (pensionistica) francese”…

Il nuovo sistema prevede un allineamento dei regimi pensionistici tra i lavoratori del settore pubblico e quelli del settore privato, con l’introduzione di un sistema a punti che tiene conto del lavoro effettivamente svolto e della durata della carriera lavorativa. L’obiettivo del governo è quello di garantire una maggiore equità tra i lavoratori e di ridurre il deficit del sistema pensionistico francese, che attualmente rappresenta una delle principali sfide per il paese.

Tuttavia, molte persone, in particolare i sindacati e i lavoratori del settore pubblico, si oppongono fermamente a questa riforma. Essi sostengono che il nuovo sistema pensionistico potrebbe portare a una riduzione delle pensioni, a un allungamento della durata della vita lavorativa e a un peggioramento delle condizioni di lavoro per i dipendenti del settore pubblico.

Ecco perché “Rivoluzione (pensionistica) francese”

Le manifestazioni e le proteste iniziate a marzo hanno coinvolto migliaia di persone in tutto il paese. I manifestanti hanno marciato per le strade delle principali città francesi, bloccando il traffico e causando interruzioni nei servizi pubblici come i trasporti e la sanità.

Il governo ha risposto alle proteste annunciando che non avrebbe apportato alcuna modifica al nuovo sistema pensionistico, sostenendo che la riforma è necessaria per garantire la sostenibilità del sistema pensionistico francese a lungo termine.

Tuttavia, la tensione tra il governo e i manifestanti continua ad aumentare, e molte organizzazioni sindacali hanno già annunciato nuove manifestazioni e proteste per le settimane e i mesi a venire.

Il presidente Macron ha cercato di calmare le acque, promettendo di ascoltare le preoccupazioni dei lavoratori e di lavorare per garantire una maggiore equità nel sistema pensionistico. Tuttavia, la questione rimane al centro del dibattito politico in Francia, e il futuro del nuovo sistema pensionistico resta incerto.

Isabella Cassetti

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