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Anche se Loretta Goggi cantava “che fretta c’era, maledetta primavera” la stagione della fioritura è una delle più amate in assoluto. Le giornate che cominciano ad allungarsi, i primi raggi di sole caldi che riscaldano il viso, gli alberi in fiore che colorano nuovamente le strade delle città, tutti elementi che non possono non strappare un sorriso e rendere migliori le giornate.

Per un viaggiatore, la primavera è una stagione perfetta per fare le valige e andare via qualche giorno; città poco affollate, caldo non troppo eccessivo, ma soprattutto paesaggi che tolgono il fiato. La lista dei luoghi più belli da visitare in questo periodo sarebbe davvero infinita, basti pensare a New York, con il suo Central Park che si riempie di colori grazie ai suoi prati fioriti o per restare più vicini, la meravigliosa Parigi e la serenità che regala una passeggiata nel giardino della Tuileries con le sue sedioline verdi sparse qua e là.

In questo articolo però ci spingeremo ancora più lontani, distanti dai confini, per andare ad ammirare ed immaginare uno dei paesi con una storia millenaria che proprio in primavera si colora di un rosa tenue che attira turisti da tutto il mondo: il Giappone.

Il 20 Marzo infatti, con l’equinozio di primavera comincia il massimo splendore della fioritura dei ciliegi, che in giapponese vengono chiamati Sakura; si tratta di un vero e proprio evento fondamentale nella cultura nipponica, tant’è che esiste un bollettino, facilmente trovabile anche online, che monitora costantemente la fioritura dei ciliegi nelle varie località e annuncia quando avviene così da poter andare ad ammirarla.

I ciliegi infatti non sbocciano tutti contemporaneamente, ma a seconda delle temperature che ci sono nelle varie zone del Giappone, e questo permette di potersi godere tranquillamente più fioriture durante un’unica visita nel paese. Il momento migliore per un viaggio quindi va da fine Marzo a metà Maggio, così da avere la certezza di non perdersi questo spettacolo della natura.

A rendere poi il tutto ancora più bello e magico, è la festa nazionale istituita dal paese, che ha come scopo proprio quello di celebrare questo periodo dell’anno cosi memorabile ed incantato. Questa prende il nome di Hanami e tradizionalmente consiste nell’ammirare i ciliegi in fiore gustando un delizioso pic nic proprio seduti comodamente sotto di questi.

 Anche se in Giappone il cestino di vimini è oramai superato, il concetto di pasto d’asporto è identico a quello della cultura occidentale. Il Bento è infatti la scatola contenente tante gustose bontà tradizionali che possono essere consumate non solo durante un romantico pic nic sotto i ciliegi in fiore, ma anche in treno, durante la pausa di lavoro, a scuola e in moltissime altre circostanze. La bellezza del bento non sta solo nelle varie pietanze che contiene, ma nella scatola in sé, il più delle volte decorata in maniera raffinata quando è utilizzata per celebrazioni importanti o feste nazionali, o in maniera più spiritosa, magari con i vari personaggi dei cartoni animati, quando deve essere consegnata ai bambini, così da invogliarli ancora di più a consumare il pasto.  

L’Hanami può essere celebrato anche durante le ore notturne e prende il nome di Yozakura; questo consiste nell’ammirare i sakura illuminati così da renderli ancora più belli e romantici agli occhi di chi li ammira incantato.

Che sia quindi di giorno o di notte, lo spettacolo dei ciliegi in fiore crea sempre tanto stupore a grandi e piccini e resta impresso nel cuore di ogni turista che lo scopre per la prima volta.

La fioritura dei ciliegi ha un grande valore per tutti i giapponesi non solo da un punto di vista estetico, ma soprattutto per il grande significato simbolico di cui è carica; lo sbocciare dei sakura infatti simboleggia una nuova vita, una vera e propria rinascita e quindi concede gioia e speranza al cuore di tutti coloro che la osservano.

 Paola La Vina

 

 

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