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Illustrazione di Ilaria Longobardi (@dallamiap.arte)

Risorsa, bellezza, volontà, perseveranza, inclusione: tutto questo e molto altro è la disabilità. Disabili sono tutte quelle persone che scoprono e vivono una vita tanto diversa quanto unica, resa preziosa dalla voglia di farcela, nonostante ci possano essere delle difficoltà pratiche. Disabilità è sfida e opportunità, le stesse che occorrono per creare una società più inclusiva e civile, una società che purtroppo, ad oggi, ancora non esiste.

Diciamo la verità, siamo ancora molto lontani dal comprendere che il diversamente abile non è colui che rappresenta un ostacolo, un limite, un pretesto di emarginazione e di discriminazione. Sfatiamo questo falso mito secondo cui le persone che presentano delle disabilità siano incapaci di operare e di vivere una vita produttiva; al contrario, proprio quest’ultime possono diventare soggetti socialmente attivi e dobbiamo dar loro la possibilità, con i giusti mezzi. Il dovere di tutti noi è promuovere l’inclusione, farci carico della loro stessa volontà e di assumerla socialmente, politicamente, eliminando qualsiasi ostacolo psicologico, giuridico, fisico che tenda a isolarla, abbattendo il pregiudizio, la negligenza che nasconde, umilia ed oltraggia.

Normalizzare la diversità

Bisogna promuovere programmi di coesione sociale, i quali rappresentano la condizione necessaria per uno sviluppo locale. Questa azione dovrebbe essere maggiormente forte al sud, dove si riscontrano più difficoltà nell’inserimento e nell’integrazione dei disabili, principalmente per mancanza di strutture adeguate, di progetti validi, di fondi, anche di apertura mentale, purtroppo. Si dovrebbe dare loro supporto e fiducia, offrirgli la possibilità di lavorare e di mettersi alla prova, nei limiti del possibile, creare dei centri autorizzati e specialistici per potenziare le loro capacità. L’obiettivo vincente sarebbe quello di riuscire a eliminare tutti quegli svantaggi che la struttura e l’organizzazione della società pone davanti alla disabilità, in maniera da passare dalla cultura dell’handicap a quella della normalità, che afferma la diversità di ogni essere umano come condizione normale, quindi risorsa positiva, patrimonio di cultura, capacità, attitudini, vitalità.

Vietato calpestare l’inclusione

L’unica vera disabilità è il cattivo atteggiamento di coloro che non capiscono quanto sia necessario ricevere amore, calore e sostegno per affrontare e accettare determinate situazioni. Un sorriso, il tendere una mano, una pacca sulla spalla può essere molto per chi, a causa di alcune difficoltà psico-fisiche, si sente inferiore e inadeguato, fuori tempo e fuori contesto. Se al mondo valori come la solidarietà, la comprensione, l’educazione, il rispetto avessero maggior risalto e spazio, probabilmente a oggi non sarei qui a scrivere questo articolo.

Alessia Pisarra

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