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Totò è stato marionetta, io sono pupo

Sicilia, culla di più e più culture e terra natia di nomi importanti: Luigi Pirandello, Leonardo Sciascia, Tomasi di Lampedusa…

Tra di loro, in fondo alla fila, ne spunta uno piccino piccino, magari non altisonante come quelli sopra citati, ma che al sol nominare strappa un sorriso a grandi e piccini: Franco Franchi.

Franco Franchi ( alle anagrafe Francesco Benenato n.d.r ) nasce a Palermo il 18 settembre del 1928.
E’ una famiglia numerosa la sua, composta da ben diciotto figli e due genitori ed il piccolo Francesco già in tenera età si vede obbligato a lasciare gli studi per svolgere diversi ed umili lavori.

Ma la sua predisposizione per l’arte scenica però è già lì, ben nascosta ancora, ma onnipresente.

Da piccolo incanta tutto il suo quartiere con le proprie battute e la sua euforia, rivelando una sorprendente predisposizione per la mimica facciale ed un’ innata espressività, che diventeranno in seguito il suo cavallo di battaglia.

E’ però l’incontro casuale con Ciccio Ingrassia, per i vicoli della città sicilianaa cambiare le sue sorti.

La coppia esordisce nel 1954 e viene da subito notata da Domenico Modugno, che diventerà il loro mentore.

Da allora la loro carriera decolla e il duo recita in più e più film (se ne contano più di cento), stroncati dalla critica cinematografica (che li ritiene e continuerà a ritenerli attorucci di serie B fino alla fine delle loro vite), ma amati ed osannati dal grande pubblico.

Come non citare le loro interpretazioni magistrali ne Il bello, il brutto, il cretino” (1967), “Don Chisciotte e Sancio Panza”(1968) e “Indovina chi viene a merenda?”(1968) ?

Ma sono le sembianze de Il gatto & La volpe nello storico sceneggiato televisivo “Le avventure di Pinocchio” ( datato 1972 e che quest’anno festeggia il suo cinquantesimo anniversario n.d.r ) al fianco di Nino Manfredi e Gina Lollobrigida a farli entrare anche nel cuore dei più piccini.

Immagine tratta dallo sceneggiato “Le avventure di Pinocchio”

Come in tutte le coppie che si rispettino però anche in questa i litigi non mancano, con storiche litigate e riconciliazioni anche televisive.

Degne di plauso sono anche le doti canore di Franco che nel corso della sua vita partecipò anche ad un’edizione del “Festival di Sanremo” e ad una di “Canzonissima” e la presenza importantissima della coppia comica in tv, soprattutto per la Fininvest durante gli anni ottanta.

Insomma una vita rivolta all’arte la sua, che però ha conosciuto anche periodi bui, come l’accusa di associazione mafiosa nel 1989 da parte di Giovanni Falcone ( dalla quale sarà prontamente scagionato).

E’ l’anno 1992 però a porre la parola “Fine” alla carriera dell’attore.

Sono stato in paradiso ma non mi hanno voluto”.

E’ la sua frase di commiato al grande pubblico, durante l’ultima puntata di “Avanspettacolo” mentre già consapevole di essere malato di cerosi epatica e al fianco dell’amico di mille avventure Ciccio, si congeda.

E’ l’addio definitivo.

Franco si congederà definitivamente dal suo pubblico il 9 dicembre 1992, presso la clinica Villa Flaminia di Roma.

Ed ora a trentanni da quel giorno la sua Palermo pensa a commemoralo.

E lo fa istallando nel comune di Monreale in via “Salita Caputo” un pannello in ceramica realizzato da “Le ceramiche di Bisanzio”.

Ma le celebrazioni non finiscono qui.

Recentemente infatti ( e più precisamente il 26 ottobre, ricorrenza dei cento anni della morte di Ingrassia ) Poste Italiane ha divulgato un francobollo commemorativo ai “protagonisti di una lunga carriera professionale piena di successi”.

Francobollo raffigurante la mitica coppia della comicità Franco e Ciccio

Dimostrazione tangibile che i grandi continuano a vivere anche dopo che le luci si sono spente su i loro palcoscenici.

Federica Leonardi

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