Nessuna finale portata a casa: l’Italia stabilisce un record… negativo. Tutte e tre le squadre hanno perso e non mancano sia recriminazioni che lacrime. Nonostante ciò rimane una stagione positivissima per il nostro movimento calcistico, nei prossimi anni si aspettano riconferme.
Champion’s League: il City batte l’Inter e centra il “Treble”
Istanbul indigesta per le squadre italiane. Dopo il Milan nel 2005, anche l’Inter perde la finale nella città turca. Partita non spettacolare con il Manchester City che solo al minuto 68 va in goal con Rodri. Gli uomini di Simone Inzaghi avevano preparato molto bene il match tentando di ingabbiare (con successo) lo spauracchio Haaland, ma è mancato l’apporto dei suoi uomini chiave. Lautaro, Lukaku, Dzeko e Calhanoglu si sono visti poco o hanno sprecato le pochissime occasioni create (in modo fortuito) sotto porta, anche in modo goffo. Gli inglesi guidati da Pep Guardiola con questo 1a 0 vincono finalmente la Champion’s League dopo averla inseguita a lungo. Con Premier League e F.A. Cup, i Citizens centrano il “Treble” (o “Triplete”, tanto caro agli interisti).
Europa League: la Roma si arrende al Siviglia solo ai rigori
Per la Roma una vera beffa. A Budapest gli uomini di Mourinho vanno vicini al “back to back”, vincere la seconda coppa europea consecutiva, l’Europa League, dopo la Conference League dell’anno scorso. Sulla propria strada i giallorossi hanno trovato una squadra ostica e abituata a vincere la competizione (ben 7 volte dal 2006!), ma anche una direzione di gara molto, ma molto rivedibile. L’arbitro inglese Anthony Taylor ha negato un rigore che sembrava solare alla Roma nel secondo tempo e ha gestito in modo molto discutibile i cartellini, graziando qualche giocatore andaluso. La partita si era chiusa sull’1 a 1: vantaggio iniziale illusorio per la Roma con Dybala e pareggio Siviglia con autorete di uno sfortunato Mancini. La lotteria dei rigori ha premiato alla fine gli spagnoli. Per la Roma oltre al rammarico di una finale persa, anche la mancata qualificazione alla Champion’s League che sarebbe arrivata in caso di vittoria.
Conference League: la Fiorentina beffata dal West Ham al 90’
Anche in Conference League non è andata bene. La Fiorentina ha perso 2 a 1 a Praga contro gli inglesi del West Ham: goal vittoria arrivato con Bowen al 90’. La Viola era riuscita a pareggiare lo svantaggio iniziale con Bonaventura, ma un errore difensivo con la linea di difesa alta (errore grossolano del subentrato Igor) ha lanciato il contropiede decisivo inglese. Gli Hammers conquistano un trofeo internazionale dopo 58 anni. La partita sarà anche ricordata per il comportamento dei tifosi inglesi durante la gara (lancio di oggetti che ha ferito anche il capitano viola Biraghi, costretto a giocare il match con una evidente fasciatura alla testa), con l’Uefa che ha aperto un’indagine. Per la Fiorentina seconda finale persa di stagione dopo la Coppa Italia, ma la squadra di Italiano può solo essere soddisfatta dell’ottima stagione disputata.
Le finali si vincono, l’importante è arrivarci…. in qualsiasi modo la si pensi, ciò che conta è che il calcio italiano quest’anno ha dimostrato di essere competitivo a livello internazionale. Nella prossima stagione avremo nuovamente 7 squadre impegnate nelle competizioni europee. La voglia di rivalsa per chi ha sfiorato l’impresa sarà enorme come la voglia di eguagliare tali traguardi delle altre squadre: non resta che aspettare la fine dell’estate per tornare a sognare come nelle magiche notti europee di questa stagione.
Mario Di Donato
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