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Sergio Mattarella firma il Decreto Aiuti Bis, che da settembre approderà in Parlamento.

Pubblicato in Gazzetta Ufficiale, lo scorso 9 agosto, il Decreto Aiuti Bis. “Il decreto vale 17 miliardi” fa sapere Draghi e introduce misure a sostegno delle imprese e famiglie.

MA COSA PREVEDE IL DECRETO?

Si tratta, come si legge, di interventi “urgenti in materia di energia, emergenza idrica, politiche sociali e industriali” (gazzettaufficiale.it), ma vediamoli brevemente insieme:

  • Misure contro il caro bollette e rincaro dei carburanti per un totale di 8,4 miliardi. Per quest’ultimo trimestre è previsto l’azzeramento dei cosiddetti oneri di sistema che vale circa 1 miliardo per la bolletta della luce e 1,8 per quella del gas. Previsto, inoltre, il potenziamento di misure già applicate, come nel caso del bonus sociale energia elettrica e gas a favore di famiglie in difficoltà, over 75 e disabili. Per di più, fino al 30 aprile del 2023 le società elettriche non potranno modificare i prezzi dei contratti unilateralmente. Viene prorogato anche il taglio delle accise sui carburanti.
    Per le imprese a forte consumo di energia è previsto un contributo sotto forma di credito d’imposta del 25%
  • Istituito un fondo per fronteggiare gli aumenti eccezionali di carburanti e prodotti energetici di 40 milioni di euro;
  • Sale a 600 euro il tetto massimo esentasse del Welfare aziendale (beni e servizi che un’azienda offre ai propri dipendenti al fine di migliorare la qualità lavorativa e di vita) in cui verranno fatti rientrare anche i rimborsi delle bollette;
  • Aumentano le risorse per il bonus psicologo, passando così dai 10 milioni previsti nel vecchio decreto a 25.
  • Sostegno alle imprese agricole danneggiate dalla siccità. Le imprese agricole che hanno subito danni a causa della eccessiva siccità potranno accedere agli interventi previsti per favorire la ripresa dell’attività economica e produttiva.
  • Aumenta il taglio del cuneo fiscale (al 2%) per i redditi fino a 35000 euro e rivalutazione anche delle pensioni. Il taglio del cuneo comporterà circa 18-20 euro in più al mese per chi percepisce uno stipendio di circa 1.600 euro netti al mese.
  • Previsto un bonus di 200 euro ad altri 300mila lavoratori circa, inclusi anche dottorandi ed assegnisti di ricerca, per un totale di 60 milioni di euro;
  • Rifinanziamento del bonus trasporti (rimborso di 60 euro per il trasporto pubblico) per studenti, lavoratori e pensionati da settembre. Rispetto alle ultime indicazioni, aumenta la platea di chi potrà richiederlo;
  • Contributi ad enti locali per 350 milioni di euro;
  • Nuovo finanziamento da 1 miliardo di euro per l’ex ILVA (ora Acciaierie d’Italia, azienda partecipata in minoranza dallo Stato) per superare la crisi di liquidità.
  • Per gli insegnanti di ruolo è previsto un elemento retributivo accessorio una tantum, non inferiore al 10% e non superiore al 20, nei limiti delle “risorse disponibili”. Nasce, inoltre, la figura di “Docente Esperto“, ovvero sempre per i docenti di ruolo che abbiano conseguito una valutazione positiva nel superamento di tre percorsi formativi potranno accedere alla qualifica di tale figura e avere poi diritto ad un assegno annuale a persona di 5.650 euro, che si somma al trattamento accessorio.
  • In attuazione misure straordinarie per fornire disponibilità di nuovi alloggi o residenze agli studenti universitari.

Il Governo Draghi, in carica per gli affari correnti, continua la propria azione di contrasto alla crisi economica che sta attanagliando gli Italiani. Questi non saranno gli ultimi provvedimenti e anche dopo le elezioni del 25 settembre il nuovo esecutivo dovrà continuare in questo piano di aiuti.

D’altra parte, i diversi partiti si sono impegnati nel far sapere che non presenteranno emendamenti al fine di tutelare i nuovo aiuti dalla campagna elettorale.

Che sia sinistra, destra o terzo polo, adesso come non mai la politica deve impegnarsi e non perdere tempo in sterili polemiche e contrapposizioni. Adesso è l’ora di agire e in fretta.

Carmela Fusco

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