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Illustrazione di Ilaria Longobardi (@dallamiap.arte)

Osservazione del clima

È da qualche anno che finalmente si parla del problema legato al cambiamento climatico, grazie soprattutto al contributo dell’attivista svedese Greta Thunberg che aveva come obiettivo quello di smuovere gli animi dei potenti, analizzando il clima dell’ultimo decennio e osservando quanto velocemente si stiano diffondendo tali anomalie, e soprattutto di cercare soluzioni che non aggravassero la situazione particolarmente delicata del nostro Pianeta.

Forse è stato proprio da questo momento che abbiamo aperto gli occhi, ci siamo interessati per la prima volta al nostro clima e abbiamo smesso di girarci dall’altra parte, rendendoci conto di quanto l’inquinamento stia provocando un gravissimo impatto sulla Terra.

Scarsità di misure preventive a favore del clima

Fatto sta, che chi detiene il potere, o meglio, chi ha fame di potere, non ha mai preso in considerazione concretamente ed efficacemente misure per contenere tale emergenza, o quantomeno limitarne il più possibile i danni.

Negli ultimi anni la situazione è decisamente peggiorata, portando il Pianeta a un punto di non ritorno.

L’uomo come nemico della Terra

Immaginiamo dunque un pianeta perfetto in ogni sua forma e natura. Immaginiamo poi l’uomo come un tumore della terra, che lentamente mangia e sfrutta tutta la natura fino all’ esaurimento, non limitandosi a raccogliere ciò che la natura aveva da offrici, senza pensare che siamo noi ospiti di questo mondo, non i padroni di quest’ultimo. 

Avremmo potuto certamente vivere in armonia con il pianeta, convivere con la natura senza contaminarla , senza distruggere ogni risorsa e ogni centimetro. Una Terra che man mano sta morendo, assieme a tutte le forme viventi che la abitano e la colpa è solo dell’uomo. 

Già ai primi segnali d’emergenza climatica si sarebbero potuti contenere i danni, agendo tempestivamente e cercando soluzioni nel rispetto dell’ambiente, ma è stato più semplice e comodo ignorare tale emergenza, continuando la corsa al potere e alla conquista di materie prime ormai quasi del tutto completamente esaurite. 

Conseguenze del cambiamento del clima

Gli studiosi concordano che l’aumento delle temperature porterà a conseguenze catastrofiche sul clima e sull’ambiente; un’ alterazione che già sta provocando danni irreversibili come incendi boschivi e diminuzione dei raccolti , oltre che l’estinzione di molte specie vegetali e animali indispensabili per la nostra sopravvivenza. 

L’emissione dei gas serra, di cui l’America, la Cina e subito dopo l’Europa ne sono al vertice, è una delle principali cause che sta determinando l’ alterazione climatica. Il Vecchio Continente solo oggi sta cercando di attivare un piano di contenimento basato su un sistema alimentare sostenibile, la protezione della biodiversità e gli impollinatori. 

Incendi sempre piu frequenti

Il polmone del mondo, la foresta Amazzonica, brucia ogni giorno sempre di più, causando emissioni di carbonio ed estinzione delle specie protette; una foresta che dapprima era caratterizzata da un clima umido e da precipitazioni ora è secca, arida e rappresenta un gravissimo problema per la vegetazione. 

Certamente alle spalle di tutto ciò ci sono scelte politiche sbagliate, devastanti.

Senza gli alberi la specie vivente non potrà respirare e i dati ci mostrano senza alcun dubbio che tale situazione potrà solo peggiorare nel corso degli anni. 

Ulteriore conseguenza del cambiamento climatico è lo scioglimento dei ghiacciai, che porterà a conseguenze mai viste. 

Tragedia della Marmolada

L’ennesimo caso è accaduto in Italia, dove il ghiacciaio della Marmolada ha portato al crollo del setaccio che ha ucciso ben dieci persone. Questo ghiacciaio ha ridotto del 30% il suo volume registrando in vetta soltanto dieci gradi, il che deve darci modo di riflettere molto sulla gravità e l’anomalia di tale fenomeno.

Ogni anno nelle acque marine finiscono dai 5 ai 12 milioni di rifluiti di plastica e l’80% degli oceani è completamente inquinato. 

Ci chiediamo se esiste al mondo un posto incontaminato e puro? La risposta è no. 

Il 90% della popolazione ormai è esposta a concentrazioni eccessive di inquinamento, dando origine a malattie sempre più diffuse e rare da curare legate al sistema immunitario sempre più debole e non in grado di difendere il nostro organismo da un tale eccesso di inquinamento. 

Il 97% del Pianeta è stato ormai distrutto.

Un mondo fatto di acqua ma che soffre di siccità, mal governato e sfruttato in ogni parte. 

Se ci fermiamo a riflettere sul periodo della pandemia che ci ha costretto a fermare tutto e a stare chiusi in casa , ci rendiamo conto di quanto la natura ne abbia beneficiato in quell’arco di tempo, seppur breve, in cui finalmente il mondo ha respirato senza la presenza ingombrante e ingrata dell’uomo.

Giusy Pannone

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