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Oggi, 8 Dicembre, si celebra una delle festività più importanti della nostra cultura: l’Immacolata Concezione, apertura ufficiale delle feste natalizie.
Si pensa che in questa giornata sia consueto preparare l’albero natalizio e tutti quegli addobbi che discendono dalla tradizione del Natale.
In Campania, piuttosto che in Puglia, Calabria e Sicilia, sono tante le accezioni derivanti da questa Festività.

Entriamo ora nello specifico.
QUALI SONO LE TRADIZIONI E USANZE CHE CARATTERIZZAVANO E CARATTERIZZANO IL SUD IN QUESTA GIORNATA COSÌ IMPORTANTE?
Ve lo spiego descrivendo anzitutto ciò che oggi accomuna tutto il Sud, ovvero un grande spirito di festa e unione, nonché profonda spiritualità.
L’8 Dicembre rappresenta una data importante dal punto di vista religioso; la fede cattolica suppone sia questo il giorno in cui Dio ha voluto che la Vergine Maria fosse immune dal peccato originale.

Oggi però voglio soffermarmi su ciò che succede nel dettaglio entro i singoli confini regionali.
Cosa accade a Napoli (e in generale in Campania) nelle festività natalizie ?
Ve lo illustro in pochi secondi: immaginate una folla di persone, una statua altissima e una corona di fiori. Ecco, proprio oggi è consueto celebrare a Napoli, in particolar modo in Piazza del Gesù, uno dei riti più importanti per i napoletani, ovvero il momento in cui una folla di gente e le forze dell’ordine, assieme alle autorità civili, si riuniscono, depongono e innalzano un omaggio floreale in onore della Vergine Maria.
Dal punto di vista culinario, invece, è molto importante per noi , gente del sud, riunirci a tavola e rendere ogni festività un’occasione di ritrovo e gioia.
A tal proposito, sulle tavole dei napoletani durante tutto il periodo natalizio non possono mai mancare i “Roccocò” , tipico dolce il cui nome deriva dal termine francese “rocaille” per via della forma barocca simile a una conchiglia, preparato per la prima volta dalle monache del Real Convento della Maddalena.
In Puglia invece, in particolar modo nel Salento, la tradizione vuole che l’8 Dicembre, oltre ad allestire l’albero e il presepe , si prepari la “Puccia”, un pane piccolo morbidissimo, assieme alle “Pittule” , frittelle di pasta di pane ben lievitata accompagnate da un buon bicchiere di vino.
La tradizione narra che furono cucinate per la prima volta l’11 Novembre, a San Martino , quando alla fine della fermentazione del mosto arriva nelle case pugliesi il vino novello; per l’occasione è consuetudine festeggiare e bere in segno di buon auspicio per il futuro. Col tempo le “Pittule” furono gustate in ogni periodo dell’anno, diffondendosi anche in Calabria , Basilicata e in generale in tutto il Sud.


Quanto detto in queste poche righe è solo una parte delle tante e bellissime tradizioni del Sud che invito tutti, me compresa, a scoprire e vivere.

Giusy Pannone

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