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Il triste racconto di una brutta figura con protagonisti dei giovani disabili.

Le buone maniere e l’educazione sono ormai sempre più rare al giorno d’oggi. Non bastano le continue campagne di sensibilizzazione e il sempre più presente “politically correct” a far perdere brutte abitudini alle persone. Eppure siamo ormai inondati di messaggi positivi che mirano ad una maggiore attenzione verso categorie più deboli, ma ciò non è bastato purtroppo.

L’episodio che ha quasi dell’incredibile è accaduto lo scorso 19 aprile a Genova a bordo di un treno regionale diretto a Milano. Un gruppo di ventisette ragazzini disabili sono stati costretti a rinunciare al proprio viaggio in treno, nonostante avessero regolare biglietto prenotato con anticipo e con posti a sedere assegnati dopo averli trovati occupati da alcuni turisti. Quest’ultimi, infatti, si sono categoricamente rifiutati di cedere il posto ai ragazzi dopo le prime sollecitazioni e neppure l’intervento della polizia ferroviaria è servito a nulla.

Indubbiamente si era palesata una situazione di caos a causa di guasti alla linea ferroviaria che avevano provocato ritardi e cancellazioni portando tanti turisti e pendolari ad assalire letteralmente il treno in questione. Nonostante, quindi, la presenza e gli inviti del capotreno e degli agenti della Polizia Ferroviaria, i turisti non hanno voluto sentire ragioni mostrando l’assoluta non intenzione di “liberare” quei posti trovati inizialmente liberi. I ragazzi non hanno dunque potuto usufruire del servizio regolarmente prenotato e pagato con Trenitalia che, per ovviare a questo brutto episodio, ha messo a disposizione in poco tempo un pullman tutto per loro affinché potessero fare rientro a Milano.

Le mobilitazioni che ci sono state intorno a questo incredibile caso sono state fortunatamente un bel po’.

La stessa Trenitalia il giorno dopo, tramite un comunicato, si è scusata del disagio: “Trenitalia, esprimendo vivo dispiacere e sdegno per l’accaduto, rimborserà integralmente il biglietto a tutti i partecipanti e conferma il proprio impegno a tutelare il diritto alla mobilità di tutti, in particolar modo di chi, per poterne godere pienamente, necessita di ogni doverosa attenzione: professionale, organizzativa e di comune senso civico“.

La società organizzatrice del viaggio dei disabili, Haccade, ha espresso la sua amarezza e criticato la società di trasporto tramite la sua responsabile Giulia Boniardi: “È mancata la dignità umana: i ragazzi disabili si sono resi conto di essere stati rifiutati dai passeggeri del treno, che hanno rivolto a loro, così come a Trenitalia, parole che non ripeterò. Mi rendo conto però che ci sia stata una mancanza di tutela per tutti i passeggeri.

Ciò ha portato ovviamente molte polemiche: Assoutenti, associazione di categoria, ha presentato un esposto alle Procure di Genova e Milano; il Codacons ha chiesto che i responsabili vengano identificati e sanzionati; il Presidente dell’Assemblea del Consiglio Regionale della Liguria Gianmarco Medusei ha espresso una ferma condanna dichiarando che “questo gesto di inciviltà ci rende consapevoli di quanto ci sia ancora da fare culturalmente per il mondo delle disabilità”.

Il Presidente della Regione Liguria Toti ha condannato anch’esso l’accaduto e invitato i giovani disabili protagonisti dell’episodio a trascorrere una giornata in Liguria in occasione di Euroflora: “Abbiamo già parlato con il presidente della Porto Antico Spa Ferrando – ha dichiarato – e saremo tutti felici di averli nostri ospiti per visitare la kermesse”. La vicenda ha inoltre messo in luce un altro problema per la regione che riguarda il potenziamento nel settore dei trasporti, richiesto adesso con maggior voce dopo il brutto episodio.

Insomma, sembra che alla fine questa disavventura possa avere un lieto fine. Una brutta storia questa però che evidenzia ancora quanto sia difficile e ancora lungo il percorso verso il rispetto per il prossimo. Proprio per questo, tocca alzarsi ( e non solo metaforicamente) tutti e mettersi in marcia, il prima possibile.

Mario Di Donato

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