Partiamo dalle basi. Di cosa si occupa questa impresa?
L’Italiana Coke S.r.l. si occupa della distillazione di carbone. Durante il processo di lavorazione, viene sottratta l’aria alla materia prima per poi aumentare progressivamente la temperatura (giungendo a circa 1000/1200°): il risultato finale è il coke, la cui caratteristica principale è di avere un elevato potere calorifico.
Piano di monitoraggio
Nel 2010 l’impresa redige un piano di monitoraggio ove dichiara punto per punto, il funzionamento del sistema di filtrazione e trattamento dei fumi per le emissioni in atmosfera e negli scarichi idrici superficiali nel rispetto della normativa ambientale.
Nello stesso è indicata la frequenza dei monitoraggi delle singole sostanze, i cui dati dovranno poi essere depositati e valutati dagli Enti di Controllo competenti (Regione Liguria, Provincia di Savona, Comune di Cairo Montenotte, ASL Savonese e Arpal). Inoltre l’impresa definisce 4 campagne di monitoraggio per le concentrazioni di benzene e IPA (Alcol Isopropilico), la raccolta di polveri sedimentali per analizzare la ricaduta delle polveri emesse dall’Italiana Coke e due zone circostanti l’area industriali vengono dedicate al campionamento degli “eventuali” emissioni.
L’impegno avanzato dall’impresa nel piano non lascerebbe spazio a dubbi.
Prima condanna
Il 1° marzo 2021 l’impresa è condannata in via definitiva dal Consiglio di Stato ad adeguarsi alle prescrizioni previste dall’autorizzazione integrata ambientale. A seguito della valutazione dei dati relativi alla qualità dell’aria nel territorio cairese durante il 2019 è stato richiesto l’adeguamento degli impianti alle migliori tecniche disponibili in materia ambientale per via del superamento del valore obiettivo per il benzopirene.
In risposta la Regione aveva adottato un piano d’azione per il risanamento della qualità dell’aria.
Caduta nel penale
Tra il 2022 ed il 2023 i sopralluoghi dell’Arpal continuano e i dati raccolti confermato nuovamente il mancato adeguamento delle prescrizioni previste all’Aia (autorizzazione integrata ambientale), motivo per il quale sono state effettuate nuove ispezioni che hanno portato l’Italiana Coke Srl ad intraprendere un percorso penale.
Nonostante i continui ricorsi, l’impresa non riesce a dimostrarsi non colpevole in questo percorso giudiziario che non è ancora terminato. Infatti la prossima udienza si terrà nel mese di febbraio 2025.
L’importanza del settore industriale
Questa storia, che continuerà nei mesi a venire, ha molta importanza in quanto la stessa impresa si trova al centro dell’anello industriale savonese. La mancata o scorretta gestione del monitoraggio delle emissioni ha conseguenze drammatiche e irreversibili per la salute del territorio e dei suoi abitanti.
Il benzopirene, una delle sostanze più tossiche sottoposte a continui controlli, può avere conseguenze di diverso genere, si parla di mortalità prematura per malattia cardiorespiratorie, tumori polmonari, bronchiti croniche e aggravamento dell’asma.
Non penso serva aggiungere altro.
Elena Zullo
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