Categories:

Liberato, l’artista capace di conquistare il cuore del pubblico senza mai rivelare la propria identità, diventato ormai fenomeno di culto, pubblica il suo terzo album dal titolo come sempre essenziale: Liberato III.

I lettori della Voce del Sud conosceranno ormai la mia avversione per certi “fenomeni musicali”, tuttavia molti conoscenti mi hanno consigliato di dare una possibilità a Liberato, del quale mi era nota la questione dell’identità segreta, pur essendo totalmente all’oscuro della sua seppur breve carriera e della sua tecnica di comunicazione con il pubblico.

Liberato fa il suo ingresso nella scena musicale nel 2017, con il singolo “Nove Maggio”.
Esso racconta una storia d’amore tormentata, ma anche l’intensità di una passione che non conosce confini.
A questo è seguito “Tu T’e Scurdat’ ‘e Me”, uscito proprio il 9 Maggio dello stesso anno, un brano che ha consolidato il suo successo diventando uno dei pezzi più amati dai suoi fan.
Fin da subito, però, non è solo il brano a suscitare curiosità, ma anche la sua identità sconosciuta. Nessuno sa chi sia Liberato: nessuna foto, nessuna intervista se non via email, solo la sua musica a parlare per lui. La scelta di restare nell’ombra alimenta l’aura di mistero attorno al cantante, trasformandolo in un’icona.
Molti hanno speculato sulla sua identità: qualcuno ha parlato di artisti già affermati alla ricerca di una sorta di doppia carriera mentre altri hanno ipotizzato che Liberato fosse addirittura un ex pregiudicato.

Dopo i primi due dischi e concerti live iconici come quello a Procida, nel 2024 commissiona un film documentario in forma animata riguardante la sua (ipotetica) adolescenza ricevendo critiche perlopiù positive e alimentando tramite piccole informazioni contenute in esso, nuove teorie sulla sua identità, “Il Segreto di Liberato”.
Nel Maggio 2024 persino Roberto Saviano, sul Corriere della Sera, dedicherà un articolo interessantissimo e a tratti poetico alla figura dell’artista e alla sua profonda connessione con Napoli che va al di là della ricerca della verità sul suo conto.

In un mondo nel quale gli artisti fanno a gara nel postare e ripostare materiale sui social network, molto spesso dando più importanza a quel lato che non alla musica stessa, Liberato gioca in maniera lateralmente opposta, sparendo per mesi e uscendo all’improvviso con una novità, come nel caso del suo ultimo disco, uscito a sorpresa alla mezzanotte tra il 2024 e il 2025, intitolato sobriamente “Liberato III”.
Ho fatto uno sforzo, attratto dalle informazioni raccolte per sincera curiosità che solitamente non impiego in questi casi e temo… non sia la scoperta della vita.

Se dal punto di vista musicale riconosco un’incredibile freschezza nella produzione e una musica ben strutturata, avvolgente e dalle soluzioni molto interessanti, purtroppo a eccezione di “’O Diario” e pochi altri momenti non riesco, probabilmente anche per limite personale, ad appassionarmi davvero.
Riconosco tuttavia, rispetto al mainstream contemporaneo, un vestito sonoro che Liberato indossa dal primo lavoro e che è diventato un marchio di fabbrica, nel quale tuttavia a lungo andare potrebbe essere difficile rinnovarsi.

Antonio Montecalvo

Tags:

No responses yet

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *